Musica “usata” in vendita on line: USA vs Europa

Negli Stati Uniti fa discutere la decisione emessa nella causa Capitol Records vs ReDigi nella quale i giudici hanno stabilito che non è lecito vendere musica digitale “usata”. Redigi.com è un sito che offre proprio questo servizio di vendita di musica legalmente acquistata, sia nuova che, appunto, usata.

Il concetto di “usato” per un file digitale è alquanto bizzarro in quanto, come motiva la Corte, il file non subisce un’usura ed, usato o meno che sia, ha sempre la stessa qualità di un file nuovo di zecca.

Anche per questo, secondo i giudici americani, non si può applicare ai supporti digitali il principio dell’esaurimento del diritto che si applica invece ai supporti cartacei, in base al quale una volta che il titolare ha venduto un bene con il suo consenso non può impedire le vendite successive.

In Europa recentemente la Corte di Giustizia si è espressa sul caso UsedSoft (Libera circolazione dei software acquistati on line) ritenendo invece possibile la vendita di software usato, per cui secono alcuni commentatori anche la vendita di musica usata potrebbe essere lecita in Europa.

In relatà la Corte di Giustizia è giunta a tale decisione solo in relazione al software applicando la Direttiva del 2009 sul software e non la Direttiva sul diritto d’autore, per cui ha applicato una legge speciale che non potrà essere estesa ad altre situzioni.

Resta quindi del tutto da vedere se in caso di vendita usata di un file digitale che contenga musica anziché un software la Corte arriverà ad estendere anche a questi supporti il principio dell’esaurimento o se, applicando la dirittiva sul diritto d’autore in modo restrittivo, riterrà di non applicarlo conformandosi alla giurisprudenza americana.