Imprese e privati subiscono quotidianamente un telemarketing diventato sempre più aggressivo e fastidioso da cui si fa fatica a difendersi. Eppure le regole ci sono e possiamo avvalercene.
Le tutele
Il Garante della Privacy in un provvedimento risalente a 20 Settembre 2012 ha precisato che le persone giuridiche, gli enti e le associazioni oltre che i privati hanno il diritto di non essere contattati se sono iscritti nel Registro delle opposizioni. In tale caso non potranno neppure ricevere telefonate, fax o sms da sistemi automatizzati.
Le imprese, come i privati, godono delle tutele previste per le Comunicazioni elettroniche in quanto “contraenti” di un servizio. Questa nozione, che ha sostituito quella di “abbonato”, in base alla direttiva 2002/587CE è applicabile indistintamente alle persone fisiche ed a quelle giuridiche.
Cosa fare concretamente per opporsi al telemarketing?
Gli abbonati, definiti ora “contraenti”, che hanno i loro nomi e numeri sull’elenco telefonico e non vogliono ricevere telefonate pubblicitarie possono ottenere questo risultato iscrivendosi al Registro Pubblico delle Opposizioni, istituito con il D.P.R. 178/2010 . L’iscrizione è gratuita, non ha termine e può essere revocata se si cambia idea e si vuole tornare a ricevere le comunicazioni telefoniche promozionali.
Per iscriversi al registri il Garante indica cinque modalità diverse:
- per raccomandata da inviare a Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni – Abbonati Ufficio Roma Nomantano , CP 7211 – 00162 Roma
- via fax al numero 06 542 248 22;
- via email, scrivendo a abbonati.rpo@fub.it;
- per telefono al numero verde 800 265 265;
- compilando il form nell’area abbonato sul sito del Registro delle Opposizioni