Il mercato delle capsule per macchine da caffè ad uso domestico è diventato di grande interesse e negli ultimi anni si assiste ad una lotta tra i produttori per accaparrarsi l’esclusiva della vendita delle stesse. E’ evidente che se ogni produttore di macchine può facilmente impedire ad un concorrente di produrre e commercializzare una macchina uguale alla propria, il discorso è ben più complesso per quanto riguarda le capsule che di per sé parrebbero prive di una qualche forma di protezione. L’esclusiva viene però garantita in modo indiretto in quanto i produttori di macchine le realizzano in modo tale che possano funzionare con un tipo particolare di capsula dalla forma unica, forma che viene talvolta anche protetta e registrata come design o addirittura brevettata insieme al metodo di erogazione del caffé. Di fatto il mercato è piuttosto settoriale e finora, tranne alcuni casi, chi produce macchine per caffè riesce anche a mantenere l’esclusiva per la produzione delle capsule. La situazione potrebbe però presto cambiare a seguito di una recente decisione emessa dal Tribunale di Torino che (al momento in via cautelare e non definitiva) ha riconosciuto il diritto di potere riprodurre le capsule del caffè compatibili con quelle di un macchina di cui non si è produttori. Il caso ha riguardato due imprese di eccezione, la Caffè Vergnano da una parte e la Nestlé dall’altra, titolare dei brevetti e dei marchi sul sistema Nespresso. Oggetto del contendere era la contraffazione dei brevetti e del marchio Nespresso per l’uso che la Vergnano faceva del segno “Espresso 1882” e per la dicitura “compatibili con le macchine Nespresso”. Il Tribunale ha stabilito che non sussiste alcuna contraffazione perché il brevetto della Nespresso tutelerebbe un sistema che comprenderebbe delle capsule ma non le capsule in sé mentre, d’altro lato, le capsule della Vergnano sarebbero diverse. Riguardo al marchio ha poi affermato che i due segni non sono tra loro in contraffazione in quanto dotati ognuno di propria autonomia. Pare che il Tribunale abbia però ordinato di sostituire la scritta “compatibile con le macchine Nespresso” con la frase “capsule compatibili con le macchine Citiz, Lattissima, Pixie ed Essenza, di produzione Nespresso”.
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