La Legge Europea 2017 (Legge 20 novembre 2017, n. 167) entrata in vigore lo scorso 12 dicembre 2017, ha introdotto rilevanti novità in materia di repressione delle violazioni online di contenuti coperti dal diritto d’autore.
La nuova norma, adottata per dare attuazione alle direttive europee n. 2001/29/CE sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e diritti connessi nella società dell’informazione e n. 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, prevede all’art. 2 l’attribuzione di nuovi e più incisivi poteri repressivi in capo all’AGCOM (Autorità Garante delle Comunicazioni).
Così dispone l’articolo:
<< (…) l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, su istanza dei titolari dei diritti, può ordinare in via cautelare ai prestatori di servizi della società dell’informazione di porre fine immediatamente alle violazioni del diritto d’autore e dei diritti connessi, qualora le violazioni medesime risultino manifeste sulla base di un sommario apprezzamento dei fatti e sussista la minaccia di un pregiudizio imminente, e irreparabile per i titolari dei diritti.
2. L’Autorità disciplina con proprio regolamento le modalità con le quali il provvedimento cautelare di cui al comma 1 è adottato e comunicato ai soggetti interessati, nonché i soggetti legittimati a proporre reclamo avverso il provvedimento medesimo, i termini entro quali il reclamo deve essere proposto e la procedura attraverso la quale è adottata la decisione definitiva dell’Autorità.
3. Con il regolamento di cui al comma 2 l’Autorità individua misure idonee volte ad impedire la reiterazione di violazioni già accertate dall’Autorità medesima.>>
La nuova disposizione si inserisce nel quadro della delicata e tanto discussa questione della responsabilità degli ISP (Internet Service Providers).
La Direttiva sul commercio elettronico n. 2000/31/CE, recepita nel nostro ordinamento con D.lgs. n. 70/2003, ha sancito infatti un principio di irresponsabilità del prestatore di servizi e l’assenza in capo a quest’ultimo di un obbligo generale di sorveglianza sui contenuti caricati.
Ampi poteri repressivi sono tuttavia già stati attribuiti all’AGCOM, la quale può adottare misure ad hoc su istanza degli interessati per ordinare ai prestatori di servizi la rimozione dei contenuti illeciti dalle loro piattaforme.
L’AGCOM sarà nel nuovo sistema sempre più l’Autorità deputata a contrastare i fenomeni di pirateria online, attraverso un ampliamento dei suoi poteri, tra i quali sarà previsto anche quello di emettere provvedimenti cautelari inaudita altera parte nei confronti dei fornitori di servizi internet.
In particolare, con la riforma si configura un cd. sistema di “Notice and Stay Down”, che fa seguire ad ogni segnalazione relativa a violazioni di titoli di proprietà intellettuale, l’obbligo per gli ISP di prevenire ed impedire attraverso un’azione positiva le reiterazioni future di quello stesso illecito.