Vogue contro Vogue

Advance Magazine Publishers Inc. New York e Les Publications Condé Nast SA Paris che pubblicano la nota rivista “Vogue” hanno ottenuto un’importante vittoria in Svizzera nei confronti di un’impresa locale che produceva orologi marchiati “Vogue”.

La Corte Suprema ha infatti stabilito che, nonostante gli orologi siano prodotti del tutto diversi da una rivista, la fama del marchio Vogue è tale per cui può essere difeso nei confronti di qualsiasi uso ne venga fatto anche in settori molto lontani. La decisione è conforme ad una precedente decisione del tribunale svizzero che aveva ritenuto contraffatto il marchio “Nike” da parte di un’impresa che utilizzava il segno per contraddistinguere profumi.

Com’è noto un marchio è tutelato solo limitatamente ai prodotti per cui viene usato ed è registrato. A questa regola fanno eccezione i marchi molto famosi (c.d. notori) che godono di una protezione allargata detta “ultramerceologica”. I limiti di questa tutela sono però spesso in discussione.

La Corte svizzera ha tenuto in grande considerazione un’indagine di mercato secondo la quale un cittadino su quattro conosceva molto bene il marchio Vogue e lo collegava ad una rivista di alta qualità. Il fatto che un terzo abbia utilizzato proprio il segno Vogue per marchiare orologi è stato considerato illecito sia quale contraffazione di marchio notorio sia in quanto atto di concorrenza sleale. Non è infatti “fair” approfittare della fama del marchio altrui al fine di vendere prodotti propri non collegati con il brand.

Si tratta di una vittoria importante e molto meno scontata di quanto possa sembrare in apparenza.