Prosegue a ritmi serrati l’istruttoria avviata dal Garante Privacy italiano sui nuovi sistemi di filtraggio messi in campo da numerose testate giornalistiche on line.
Negli ultimi mesi diversi siti web, soprattutto relativi al settore televisivo e giornalistico, hanno deciso di limitare l’accesso ai loro contenuti attraverso un meccanismo di blocco preventivo che impone all’utente di scegliere se sottoscrivere un abbonamento a pagamento (c.d. paywall) o se, in alternativa all’abbonamento, acconsentire all’installazione di cookie e altri strumenti di tracciamento dei dati personali, compresi quelli di profilazione (c.d. cookie wall).
In sostanza, l’accesso gratuito ai contenuti del sito viene subordinato al rilascio del consenso all’uso dei cookie.
Questa pratica ha ottenuto l’attenzione del Garante già lo scorso ottobre e, con un comunicato del 21.10.2022, è stato annunciato l’avvio di un’istruttoria. Con lo stesso comunicato il Garante ha affermato che l’uso di questi meccanismi di blocco non è escluso “in linea di principio” dalla normativa europea in materia di dati personali. Ciò nonostante, il Garante ha precisato l’istruttoria sarà condotta proprio per accertare l’effettiva conformità di queste pratiche alla normativa vigente.
Con un successivo comunicato del 12.12.2022, il Garante ha annunciato di aver coinvolto nell’istruttoria i maggiori gruppi editoriali nazionali chiedendogli di chiarire, in particolare, le modalità di funzionamento del meccanismo in questione e le diverse tipologie di scelte a disposizione dell’utente. Il Garante ha chiesto anche di fornire tutti gli elementi utili a dimostrare che la normativa in materia di protezione dei dati personali sia stata rispettata, soprattutto con riguardo ai principi della correttezza e trasparenza dei trattamenti e al fondamentale requisito della libertà del consenso.
Non resta che attendere l’esito delle indagini condotte dall’Autorità, ma già si può affermare che l’eventuale approvazione di queste prassi non sarà limitata alla sola applicazione di un paywall o di un cookie wall, in sé e per sé considerati.
Con ogni probabilità, infatti, il Garante valuterà la liceità dell’imposizione di questi meccanismi in modo globale, tenendo conto sia delle valutazioni di impatto eventualmente effettuate dai gruppi editoriali sia dei criteri adottati per la determinazione del prezzo dell’abbonamento, offerto all’utente come alternativo alla prestazione del consenso.
Ilaria Feriti