A dicembre 2017 la WIPO (World Intellectual Property Organization) ha pubblicato la sua nuova indagine annuale sugli indici mondiali relativi alle attività in materia di proprietà intellettuale riferibili all’anno precedente.
Dalle cifre pubblicate emerge che nel 2016, per il settimo anno consecutivo, si è registrato un incremento nei depositi di domande di brevetto (8,3%), di marchio (16,4%) e di disegni e modelli (10,4%), che testimonia una sempre più crescente consapevolezza dell’importanza degli investimenti negli asset immateriali in materia di innovazione e branding.
Incremento dovuto tuttavia in larga misura ai numeri realizzati in Cina.
Le domande di brevetto depositate nel corso del 2016 hanno raggiunto il picco storico di oltre 3 milioni, di cui quasi la metà sono state ricevute dall’Ufficio di Stato di proprietà intellettuale della Cina, che da sola ha ricevuto un numero più elevato di domande di brevetto rispetto a Stati Uniti, Giappone, Repubblica di Corea e EPO (European Patent Office) riuniti.
L’EPO, classificata al quinto posto, ha registrato una contrazione del numero di depositi ricevuti rispetto al 2015.
Gli USA si attestano invece ancora una volta al primo posto per numero di depositi effettuati all’estero, raggiungendo quattro volte il numero dei depositi esteri effettuati dai residenti Cinesi.
Per quanto riguarda i depositi di domande di marchio, ambito nel quale è stato raggiunto l’incremento maggiore rispetto al 2015, i numeri si attestano attorno ai 7 milioni di depositi, triplicando i risultati raggiunti nel 2001.
Di nuovo, la maggiore attività è stata riscontrata dall’ufficio Cinese con circa 3.7 milioni di domande ricevute, di cui il 95% effettuate sul territorio nazionale. Seguono Stati Uniti e Giappone, mentre l’EUIPO si attesta al quarto posto con quasi 370.000 depositi effettuati.
Interessanti anche i dati relativi alle classi merceologiche nelle quali è stato effettuato il maggior numero di depositi.
Il 10,5% dei depositi di domande di marchio risulta effettuato in relazione ad attività pubblicitaria e alla gestione di affari commerciali, seguito dal 6,9% di marchi legati a computer, software e strumenti, il 5,8% di marchi in materia di educazione ed intrattenimento ed il 5,7% di marchi di abbigliamento.
Infine, anche con riguardo ai depositi di domande di disegni e modelli industriali la crescita è stata guidata dalla Cina, che ha ricevuto il 52% del totale mondiale delle domande nel corso del 2016, relative principalmente ai settori dell’arredamento, dell’abbigliamento e del packaging. Segue al secondo posto l’EUIPO.
Un ultimo interessante dato dell’indagine appena pubblicata riguarda le Indicazioni geografiche, censite per la prima volta dalla WIPO a seguito di raccolta dei relativi dati presso 54 autorità nazionali/regionali che hanno risposto all’invito dell’Ufficio e risultanti nel numero di circa 42.500, di cui la maggior quantità detenuta dalla Germania.