Torrent al bando

La lotta contro la violazione del diritto d’autore on line sembra avere subito un’impennata con l’approssimarsi delle festività natalizie.

Dopo il caso Avaxhome adesso è la Procura di Vallo della Lucania ad intervenire per ordinare il blocco ai siti torrentreactor.net e torrents.net accusati di veicolare materiale pirata.

Il torrent è in realtà un protocollo di comunicazione neutro attraverso il quale può essere scambiato materiale di qualsiasi tipo, quindi anche lecito. La particolarità è che il file non viene ospitato fisicamente su un server ma si trova in luoghi diversi che possono essere raggiunti grazie alle indicazioni del torrent. Questo sistema è ampiamente utilizzato anche dagli sviluppatori Linux che possono agilmente trovare e trasferire ciò che gli occorre senza violare alcuna normativa.

Portali come torrentreactor.net sono grandi motori di ricerca di torrent ma non esiste un’equazione univoca per cui tutto ciò che è torrent è illecito, tutt’altro. Operazioni di questo tipo devono quindi essere calibrate con la dovuta attenzione. Probabilmente la Procura avrà valutato che i due portali i facilitavano lo scambio di solo materiale pirata e per questo ne hanno negato l’accesso.

Nel comunicato stampa della Guardia di Finanza di Agropoli del 4 Dicembre 2012 si legge:

«Le investigazioni condotte sul portale pirata “TORRENTREACTOR.NET” hanno permesso di appurare che il sito (localizzato in Ucraina) occupa la 201a posizione dei siti più visitati in Italia, con circa 600.000 accessi unici e oltre 4 milioni di pagine viste al mese, collocando il nostro Paese – insieme all’India – al primo posto degli accessi, con oltre il 14% del totale. Le opere coperte da diritto d’autore illecitamente accessibili sono state quantificate in 1.695.907 ed è stato stimato che siano stati percepiti oltre 4.700 dollari al giorno, grazie alla pubblicità, con l’incameramento di una somma complessiva pari a 5.164.560 di dollari statunitensi. Relativamente al sito web “TORRENTS.NET” (localizzato in Svezia) è stato appurato che occupa la 576a posizione dei siti più visitati in Italia, con circa 320.000 accessi unici e con oltre 3 milioni di pagine viste al mese, che colloca in nostro Paese al secondo posto per numero di accessi, con circa il 12,2% del totale. Per quest’altro supermercato del falso, le opere coperte da diritto d’autore illecitamente accessibili sono state quantificate in 788.252 ed è stato stimato che siano stati percepiti oltre 3.200 dollari al giorno, sotto forma di proventi pubblicitari, con l’incameramento di una somma complessiva pari a 3.562.920 di dollari statunitensi.»