Il Brevetto Unitario compie un anno

È passato un anno dal via al sistema di brevetto europeo unitario, che ha portato con sé importanti novità nel mondo della tutela brevettuale.

Il nuovo sistema di brevetto unitario, che comprende il brevetto europeo unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti, è stato introdotto il 1° giugno 2023 con l’entrata in vigore dell’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB).

Il Brevetto Europeo con effetto unitario, o brevetto unitario, rilasciato dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO), permette di ottenere con una sola richiesta la protezione brevettuale negli Stati Membri dell’Unione Europea che hanno ratificato l’Accordo sul TUB, attualmente 17.

Insieme al brevetto unitario, il 1° giugno 2023 è diventato operativo il Tribunale Unificato dei Brevetti – in breve TUB o UPC– una corte sovranazionale con giurisdizione esclusiva per le controversie relative a:

  • Brevetti europei con effetto unitario
  • Brevetti europei “classici” per i quali non è stato richiesto “l’opt out
  • Certificati di protezione complementari

Il Tribunale Unificato dei Brevetti, suddiviso in più sedi locali o centrali, comprende tra le varie dette sedi una Divisione centrale con sede a Parigi e con una sezione distaccata a Monaco di Baviera a cui si è aggiunta quella di Milano, istituita dal Comitato Amministrativo del TUB con decisione adottata il 26 giugno 2023 e diventata operativa il 27 giugno 2024.

In particolare, la sede distaccata di Milano si occuperà dei casi relativi alla classe A “Necessità Umane” della classificazione internazionale dei brevetti IPC, senza certificati di protezione complementare.

Il 5,4% dei brevetti unitari è italiano

L’EPO, con una dashboard interattiva costantemente aggiornata, ha pubblicato numeri e dati molto interessati sul primo anno del nuovo sistema di brevetto unitario.

Sulla base dei dati EPO, a poco più di anno (dati aggiornati a 2 luglio 2024) sono stati registrati 29 671 brevetti unitari su 30 425 domande.

Non solo l’Europa, ma anche tutto il resto del mondo ha dimostrato un grande interesse verso il nuovo sistema.

Il paese che ha depositato il maggior numero di brevetti unitari è la Germania, con 5740 domande depositate, seguono gli Stati Uniti d’America con 4887 domande, la Francia, con 2107 domande, la Cina con 1679 domande depositate e la Svizzera con 1672 domande di brevetto unitario.

L’Italia si trova al sesto posto, con 1624 domande, il 5,4% di tutti i brevetti unitari richiesti, mostrando quindi di aver iniziato a recepire e apprezzare il nuovo sistema.

Il 56,4% delle richieste di brevetto unitario provengono da grandi aziende, mentre il 35,5% delle domande da piccole e medie imprese. Il rimanente 7,6% delle domande proviene dalle università e istituti di ricerca.

Quanto ai settori di riferimento maggiormente coinvolti, nelle prime tre posizioni troviamo il settore relativo alle tecnologie in ambito medico con il 12%, quello dell’ingegneria civile con il 5,7% e quello delle misurazioni con il 5,4%.

In un comunicato stampa, il Presidente dell’EPO, António Campinos, ha celebrato il primo anno del nuovo sistema e i risultati ottenuti dichiarando: “Some technology startups are pushing innovation beyond what we thought is possible. At the European Patent Office, we want to be maximising the protection we afford them, whilst minimising the barriers and burdens they face, both in terms of costs and administration. The Unitary Patent is a huge step forward in both these aspects.”

 

Giulia Tibo