Brevetto Unitario: a che punto siamo?

Dal 1° giugno 2023 è diventato operativo il sistema del brevetto europeo con effetto unitario. Il nuovo sistema è entrato in vigore dopo la ratifica dell’Accordo internazionale sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), a distanza di oltre 20 anni dalla prima proposta della Commissione europea di creare un “brevetto comunitario”.

Come funziona il brevetto unitario

Il brevetto unitario viene rilasciato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e consente, attraverso il pagamento di un’unica tassa direttamente all’EPO, di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 17 paesi UE che hanno ratificato l’Accordo TUB.

Dal 1° giugno 2023 è operativo anche il Tribunale Unificato dei Brevetti (UPC), competente per le cause in materia di brevetti unitari europei e di brevetti europei. L’UPC fungerà da organo giudiziario unico per il diritto dei brevetti in Europa, creando così un corpus giuridico armonizzato volto a garantire una maggiore certezza giuridica nel diritto brevettuale europeo.

Questo nuovo sistema si affianca al sistema di tutela brevettuale già esistente a livello nazionale e europeo, con l’obiettivo di semplificare le procedure vigenti in Europa e di fornire una tutela brevettuale uniforme in tutto il territorio degli Stati membri dell’UE.

A che punto siamo?

Il nuovo sistema dovrebbe aumentare la competitività dell’Europa, facilitando un mercato interno della tecnologia senza barriere e centralizzando il sistema di concessione e convalida dei brevetti europei.

Secondo i dati forniti dall’EPO, il brevetto unitario è stato accolto con favore dagli operatori e le domande sono in costante crescita.

Ad oggi, a poco più di 3 mesi dall’entrata in vigore del sistema, sono 9293 le domande di brevetto unitario ricevute dall’EPO, di cui 8805 già concesse. La maggior parte delle domande riguarda il settore della meccanica e delle infrastrutture (20,5%), seguito da quello dei materiali (19,6%) e dalle tecnologie applicabili alla salute (18,6%).

Il paese che ha depositato il maggior numero di domande di brevetto unitario è la Germania, con 1816 domande depositate dal 1° giugno. A seguire gli Stati Uniti d’America (1299) e la Francia (725).

Dall’Italia sono state depositate 438 domande, numero superiore a quello di Regno Unito (405) e Spagna (117). Rispetto al totale delle domande ricevute dall’EPO, i brevetti unitari richiesti dall’Italia hanno mostrato maggiore sensibilità al settore delle tecnologie aerospaziali (14,4% contro l’8,6% complessivamente registrato dall’EPO) e di quelle agroalimentari (4,6% contro il 3,2% complessivamente registrato dall’EPO).

 

Ilaria Feriti