Il 26 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO). Il tema di World IP Day 2023 è “Donne e proprietà intellettuale: accelerazione dell’innovazione e della creatività“.
Perché celebrare il World IP Day
La data del 26 aprile – giorno in cui la Convenzione WIPO è entrata in vigore – è stata scelta dagli Stati membri WIPO con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza generale in materia di IP e, soprattutto, per evidenziare il ruolo dell’innovazione artistica e tecnologica nel progresso umano globale.
Infatti, il sistema della proprietà intellettuale riconosce e premia inventori e artisti per il loro lavoro, ma consente anche alla società intera di poter beneficiare della loro creatività e ingegnosità. Un sistema efficace di tutela dell’IP non protegge il solo ritorno economico degli autori, ma incoraggia inventori e artisti a investire tempo, energia e ingegno nello sviluppo di nuove tecnologie e nuove forme di espressione creativa, che si traducono poi in un arricchimento per la collettività.
Come ricordato dalla stessa WIPO, “Un ambiente in cui l’innovazione e la creatività prosperano, e che è diversificato e inclusivo, migliora le nostre possibilità di affrontare le principali sfide che l’umanità deve affrontare, guidando il progresso umano e rendendo le nostre vite più sane, più sicure e più confortevoli”.
Donne e proprietà intellettuale: accelerazione dell’innovazione e della creatività
Il focus di quest’anno è proprio l’inclusione femminile nel settore IP.
La WIPO ha scelto di celebrare le donne inventrici, creatrici e imprenditrici di tutto il mondo per porre l’accento sul grave divario di genere che ancora oggi si riscontra in questo settore.
Secondo la ricerca condotta dalla WIPO, a livello mondiale le donne devono affrontare non solo il pregiudizio culturale, ma anche maggiori difficoltà rispetto agli uomini per accedere alle conoscenze, alle competenze, alle risorse e al supporto di cui hanno bisogno per sfruttare gli strumenti messi a disposizione dal sistema IP.
Queste barriere fanno sì che il tasso di partecipazione femminile al sistema IP sia notevolmente inferiore a quello maschile. Le donne costituiscono infatti quasi la metà della popolazione mondiale (49,58%) ma, secondo i dati pubblicati il mese scorso dalla WIPO, nel 2022 solo il 16,2% degli inventori nominati nelle domande di brevetto internazionale erano donne.
Questo dato ci dice che le donne rappresentano un enorme bacino di talenti che non viene valorizzato e che resta inutilizzato.
Secondo le stime WIPO, ai tassi attuali la parità di genere tra gli inventori potrebbe essere raggiunta solo nel 2064. Tuttavia, questo termine sembra troppo lontano se si considera che viviamo un momento storico in cui le sfide ambientali e la costruzione della resilienza economica per la ripresa rappresentano una priorità assoluta globale.
Come sottolineato dalla WIPO, va incentivata il più possibile la partecipazione femminile al sistema IP se si vogliono accelerare l’innovazione e la crescita, perché i dati dimostrano che “when women lose out, we all lose out”.
Ilaria Feriti