Digital Markets Act: individuati i Gatekeepers

Il 6 settembre 2023 la Commissione europea ha annunciato di aver individuato le piattaforme che, entro i prossimi sei mesi, dovranno conformarsi ai nuovi obblighi imposti dal Digital Markets Act.

I gatekeeper selezionati dalla Commissione sono sei: Alphabet (la holding a cui fa capo Google), Amazon, Apple, ByteDance (capogruppo di Tiktok), Meta (Facebook) e Microsoft.

Cosa è il Digital Markets Act

Il 14 settembre 2022 la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo hanno firmato il Regolamento sui mercati digitali – Digital Markets Act o DMA – con lo scopo di promuovere l’offerta di servizi digitali di qualità e a prezzi equi per i consumatori.

Il Digital Markets Act mira quindi a garantire la competitività del mercato digitale attraverso un complesso di norme finalizzate a porre dei limiti alle pratiche commerciali dei gatekeeper, ossia delle grandi piattaforme che, da sole, detengono la quota maggiore del mercato.

In base al Regolamento, sono considerate gatekeeper le piattaforme che hanno più di 45 milioni di utenti finali attivi al mese e che hanno generato un fatturato di almeno 7,5 miliardi di euro negli ultimi 3 esercizi finanziari.

Dopo aver esaminato i dati comunicati dalle singole piattaforme, la Commissione ha annunciato l’elenco di quelle che, in base al DMA, sono da considerare come gatekeeper.

I divieti imposti ai gatekeeper dal Digital Markets Act

Al fine di creare le condizioni per una concorrenza più leale tra le imprese digitali, ai gatekeeper è fatto divieto di promuovere eccessivamente i propri prodotti e di imporre limitazioni o condizioni inique agli utenti commerciali.

Sarà vietato anche imporre agli utenti il metodo di pagamento della piattaforma come unica modalità di pagamento. Le grandi piattaforme non potranno più nemmeno preinstallare determinate applicazioni software e riutilizzare i dati personali raccolti per un servizio per un servizio diverso.

I gateekeper dovranno altresì cessare il ricorso a certe pratiche di vendita aggregata, come la vendita di articoli diversi in uno stesso pacchetto.

Google, Amazon, Apple, Tiktok, Meta e Microsoft avranno tempo fino a marzo 2024 per adeguare l’offerta dei loro servizi ai nuovi divieti introdotti dal DMA.

Se non lo faranno, rischieranno di incorrere in una sanzione pecuniaria che potrà arrivare fino al 10% del loro fatturato mondiale o ,in caso di recidiva, al 20%.

 

Ilaria Feriti